A volte penso di non aver più nulla da dire
di non aver più nulla da scrivere
quasi in preda al panico mi immagino senza idee
un automa privo di fantasia.
Mi guardo intorno, mi chiedo come sia possibile.
Non avere più nessuna osservazione da fare
nessun evento da ricordare
nessuna persona da raccontare
pur avendo a disposizione un mondo intero.
Un mondo che sforna tonnellate di novità ogni secondo
che fa piangere milioni di persone ogni minuto
che fa ridere milioni di persone ogni minuto
che regala vita a morte
che offre opportunità e problemi….
“siamo recipienti capacissimi sigillati da tappi ,
trepidanti al pensiero che qualcuno scorgerà il più grande”
Una voce sussurra nella mia testa.
Mi accorgo di avere la penna in pugno,
di scrivere in modo fluente.
Ho già riempito un foglio di parole…..
Ricordo di aver già vissuto questa sensazione in passato.
E’ qualcosa di più di uno strano deja vu.
Do una mano alla mia memoria sbadata
sfoglio il quaderno delle bozze e leggo:
“siamo recipienti capacissimi sigillati da tappi ,
trepidanti al pensiero che qualcuno scorgerà il più grande”