Gli Indizi partono da qui
d’una parola crociata reverso
Frasi quotidiane scritte
all’apparenza spaiate
da tempi e umori
Spazi definiti da riempire
nella settimana enigmistica
a mano a mano
svelano un disegno
che col tratto fine
della tua Bic
quasi sembra infinito.
Categoria: Senza categoria
Imprinting
Sono
una stratificazione di ricordi
di esperienze vissute e condivise
fossili dell’anima
come imprinting affettivo
a lungo termine
distintivo.
Vivo
nell’impossibilità di dimenticare
persone vissute e condivise
tasselli indelebili
come tessere d’un puzzle
allo specchio note
col mio nome.
Il Traghettatore
Irto dal lato mobile
della passerella allungata
t’aspettavi un grazie
Salato di misticanza
di malinconia e gratitudine
attendevi un sorriso
senso disperato
di una condivisione
ormai finita
gesto ultimo
per meglio affrontare
la lunga burrasca.
Mille Vite in Una
Come la delizia
di un infuso musicale
un pot-pourri di generi
mi trasporta istantaneamente
in un viaggio senza tempo
dal tempo scandito
Nel Palazzo della memoria
consolidano ricordi
Storia unica
rilegata in episodi
di mille vite in una.
Pulizie Notturne
Navigando nella notte
un meccanismo di protezione
fa della mente ostaggio
allontanandola da sogni
acri, urticanti.
Alla stregua di uno spazzino
occulta evidenze
di una inciviltà che esiste
che persiste.
Ma all’arrivo del giorno
l’occhio spietato
cade nell’interstizio
di fatiche beffa
di realtà virtù.
Vascolarizzazione
Ti prende all’improvviso
un sospetto formicolio,
un pensiero nebuloso
solo per chi
vincoli non ha.
L’umore a sinusoide
scombussola la lucidità.
E potresti imbrigliarlo
o allentare i finimenti,
temerlo
o riconoscerlo
come parte di te
parte di te
di te.
Connessioni
Non si vedono
ma son così forti
queste connessioni
che tagliano
il tempo e lo spazio
trapassano
le ambizioni e le opportunità
sbriciolano
la volontà
e mano a mano
il tuo stomaco si fa spazio
e la tua vista che s’espande
rade al suolo colline e montagne
e galoppa sulle pianure.
le scarpe scricchiolano
mentre le chiavi in tasca accompagnano
e tu non sai
se vorresti continuasse
o che d’improvviso finisse.
Il Mostro e la Gelosia
vorrei riuscire
con qualche parola terribile
a condividere un po’ con voi
questo mio sentirmi mostro.
Ideando della lettura
una proprietà transitiva,
una osmosi.
Trasferimento utile
a sgravarmi
da questa bruttezza.
E maledetto me,
rieccomi nel circolo vizioso.
Prima di trovare
come ideare
il poc’anzi detto,
la dose di orrido
già sento
nelle vene fluire.
E mi chiedo se
la malefica creatura
svanirebbe
custodendola gelosamente.
Bollicine notturne
Stanotte formicolava.
Mi solleticava frizzante,
sparsa e piacevole.
L’insonnia felice
insegna
quanto la mente
il corpo soggioghi.
Luminarie di idee
offuscano difficoltà,
carnevale stellato
del pessimista cronico.
L’ossigeno vitale,
irruento scansa
la depressa cancrena.
Ed ora
traduco rivivendo
speranzoso
di rivivere leggendo.
Mother Earth – Parte II
Ancora in testa
le parole appena scritte
anagrammate si rimescolano.
La fantascientifica voce
della tua rabbia
con calma placida
di Fedro cita un monito.
“La Rana e il Bue”
Tu e l’uomo.
Repentinamente,
ventiquattr’ore diventano un secondo,
come un cane scuote il pelo
dal peso dell’acqua.
Tonnellate di rifiuti
scaraventi nell’universo.
Guardare e non toccare….
Condanna al rimpianto
di aver perso
un grande amore.