Dannazione ai nodi
che con ste dita poco sottili
fatico sempre a districare
a sciogliere, a lasciar andare.
E poi si creano d’improvviso
così, che manco te n’accorgi
mentre allacciando le scarpe
nella fretta un passaggio sbagli.
Come quando pettini deciso
convinto dall’acqua
che bagnati tra i capelli
non possano far male.
Tag: poesia
Bus Stop
Cento, mille, quindici, nove
quante persone su questo
pullman potremo portare
che un posto a sedere
sian disposte a lasciare
se ad un certo punto
il viaggio dovrà finire.
Ciao, puoi salire
ti accolgo
con un sorriso o un bacio
una stretta di mano
o un abbraccio.
Alcuni posti sono assegnati
Altri da assegnare
Scegline uno libero
e se non lo trovi
ti esorto a meglio guardare
che quasi sempre
quando andavo a scuola
nella fila in fondo
uno non si faceva vedere.
Le Forme dell’Amore
Talvolta vestito da poesia
la tua comprensione
non suona immediata
e pretendi la parafrasi
per darti un tono
preservando l’ego.
Assumi forme strane
oggi dalle mani sporche
e forti
domani dalle parole dolci
disarmanti
che trincee o confini
non conoscono.
Giochi con il rischio
quasi fossi Lupin
che spesso
più della refurtiva
ama rubare.
Le Radici dell’Affetto
Fondamenta
dell’albero genealogico
sprofondano
nella terra inquinata
nutrendosi di veleni
e di rare gioie.
E se si potesse
ne farei un infuso
per reintegrare ciò
che non abbiamo avuto
o che non ricordiamo
d’aver ricevuto.
Bastarsi
Vorrei ascoltarmi
e sentire
musica pregnante
guardarmi dentro
e vedere
un quadro appassionante
dipinto di colori caldi
ma anche freddi
pennellate decise
e soavi.
Vorrei accogliere
la tristezza
ma anche la felicità
guardare uno specchio
e riconoscere integrità
che invecchia serena
con le sue fragilità.
Vorrei essere famiglia
perché, chi entrerà
possa sentirsi accolto
in un caldo abbraccio.
Senso di completezza
che solo chi si ama
amando
da.
Oi Vita Mia
Metti bastoni tra le ruote
Chiedendomi se
ho voglia di te
lasciandoti carezzare
avvolgente
come dei fornelli
la mattina
il tepore
repentina cambi lato
subito la mia mano
si raffredda
in affanno
ti rincorre
Mi lasci incerto
nel limbo
del gradimento
delle mie effusioni
E se ti amassi
non servirebbe pensare
al bello o al brutto
basterebbe solo
viverti.
Mondo a Metà
in un mondo a metà
lento e veloce
da fuori
tutto gira com’era
ma qui dentro
desertica
questa spugna
che vorrei gettare
non pulisce ne asciuga
e mi sono impegnato
a fare e a non fare
memore
che in matematica
qualche punto
lo prendevi anche
col risultato sbagliato.
Tempo Lunare
questo tempo
di continuità soluzione
la sua mano
non mi concede.
Corro bendato
su una superficie lunare
come quando cammini
con gli occhi al telefono
e il marciapiede scende
e la terra viene meno
un vuoto inaspettato
indietro fa tornare
milita nello stomaco
lo attorciglia
e non è più la terra
ma sei tu
a mancare.
Frammentazione
Quattro punti
non bastano
per le direzioni
della mia mappa
tra uno e l’altro
un sorriso e un baratro
un’idea e l’immobilità
la musica ed il silenzio
E così
se i cardinali arrancano
la bussola
trasformo in roulette
con un sabotaggio
che provo a sabotare
con un caffè
sperando
che anche alla bussola
piaccia l’aroma.
Desolazione Libera
Me ne andrò
secondo copione.
Organizzato controvoglia
lo spettacolo del mattino.
Conscio delle barbarie
che al ritorno troverà.
Immagino il dopo.
La triste liberazione
ad ogni cassetto aperto.