Mother Earth – Parte II

Ancora in testa

le parole appena scritte

anagrammate si rimescolano.

La fantascientifica voce

della tua rabbia

con calma placida

di Fedro cita un monito.

“La Rana e il Bue”

Tu e l’uomo.

Repentinamente,

ventiquattr’ore diventano un secondo,

come un cane scuote il pelo

dal peso dell’acqua.

Tonnellate di rifiuti

scaraventi nell’universo.

Guardare e non toccare….

Condanna al rimpianto

di aver perso

un grande amore.

L’asse di battuta

Tutto nasce così,

tutto muore così.

Una partenza con qualche passo di avvio

che metta a proprio agio.

Overture alla rincorsa perfetta,

trampolino di lancio

proteso verso lo stacco.

Le scommesse sono aperte;

Il piede convoglia l’energia cinetica,

sull’asse lampeggia la scritta “welcome”.

l’All-in unica puntata possibile,

non resta che vedere il volo.

Quel che è fatto è fatto,

d’ora in poi regna l’equilibrio

le azioni precedenti esplodono

come mine al rellenty,

all’atterraggio

pronte ad abbracciarti.