Combattere e morire
in onor della patria
rivendicando l’appartenenza
ad un lembo di terra
rinchiuso da limiti mentali.
Fomentati d’armi imbracciate
ed esagitati d’onnipotenza
veicolano la follia, militi
alieni ai miei occhi
ciechi, che perseverano
nel cercar di vederci
la fragilità dell’uomo.
Categoria: punti di vista
Frammentazione
Quattro punti
non bastano
per le direzioni
della mia mappa
tra uno e l’altro
un sorriso e un baratro
un’idea e l’immobilità
la musica ed il silenzio
E così
se i cardinali arrancano
la bussola
trasformo in roulette
con un sabotaggio
che provo a sabotare
con un caffè
sperando
che anche alla bussola
piaccia l’aroma.
Suppellettile
Muri disadorni, spogli,
introspettivi.
Trasposto fedele
del loro inquilino.
Affacciato alla finestra
un gigante li scruta.
Dopo qualche minuto,
stupito,
s’accorge anche di me.
L’animale sociale
vuoi dirmi che c’è
un modo migliore per
vivere che
non faccia pensare e
la felicità
esiste soltanto se
condivisa perchè
l’uomo animale sociale è.
vedi la foto di un momento che non ricordavi
vivere una vita che non t’appartiene, di qualcun altro
sensazioni
sensazioni
che poi alla fine, into the wild può essere ovunque.
Di fronte alle onde che s’increspano, in un deserto, nella metropoli più affollata.
emozioni
emozioni
E puoi avere tutto e non avere niente.
Essere il più colto o il più ignorante.
Startene su una panchina
apprezzando la solitudine
ma l’animale sociale…..
sei un animale sociale
Solitudine
Un mostro,
qualcosa di cui aver paura,
da temere.
Una condizione persa
o in via d’estinzione,
riflettori puntati
più
che su di una folla gremita.
Tonnellate di sguardi
s’interrogano.
Dell’evidenza,
il chiarore lampante
desta scalpore,
alleva allarmismi,
incertezze.
Io sguazzo,
solo.
D’esser schiacciato
mi diverto a finger.
Il mostro beve birra,
come te.
Mangia un hamburger,
come te.
Genti
Popoli e nazioni,
stirpi e famiglie,
patrizi e plebei.
Affacciato alla linea del tempo
ne scorgi la miscellanea.
Le piazze gremite,
gioiose
e le spade tratte.
Contenitori di ideali
e di idee.
Fiumi in piena
sfidanti la gravità che,
a volte
confluiscono nel mare,
spesso
risalgono controcorrente.
Nessuna celebrità
ne nomi illustri
eppur della storia
la vera anima.
Ri-animazione
Affacciato dalla terza lettera dell’alfabeto
divisa in quattro parti uguali.
Non riesco a scorgere
nemmen più la scia.
La schiuma del tempo ormai svanita,
Trasformata in lenza
collega invisibile i nostri cicli.
Come del bozzolo del baco
rimane la sintesi,
chilometrica,
srotolata in un filo di seta.
Così,
tradito dai raggi del sole,
in controluce lo scorgo,
lo ripercorro strizzando gli occhi.
Aiutandomi con la mano,
a placar il bagliore
per veder più distante.
Approdo sul bandolo cercato,
distinguo l’ammirazione per la stessa cultura.
Ri-animato,
ritrovo anche una parte di me.
Minipimer
Fuori uno e dentro un altro.
In questo tritatutto
vogliamo piacere e piacerci piacendo
spacciamo onestà pretendendo verità.
Roteando vorticosamente ci fingiamo lucidi
tutti d’un pezzo
tenuti assieme da quintali di aspettative.
Sbronzo stai andando dritto
sotto i baffi un sorriso beffardo
sicuro di sé….
Il gendarme ride
prendendo un monociclo
ed una fune.
Un colpo al cerchio e uno alla botte
Rannicchiato in una botte di rovere,
in equilibrio su uno spillo.
Dentro, un sacco di aquiloni
Fuori, un gran vento.
Mondo sferruzzato da lillipuziani,
ti fai vestire a stento.
E le viscere premono,
e i muscoli stridono.
Piccole Infiltrazioni infeltriscono la botte.
Riapri la cassetta degli attrezzi
per costruire e per demolire.
Buongiorno
Muri di avanzi di galera
mi presentano al nuovo giorno,
contenuti in una cornice imbarcata di storia popolare.
Per gli SNIA un lusso affacciarsi,
dai magnati velatamente invitati a sognare.
Addobbi colorati svolazzano musicati dal vento,
orchestrati da mani e voci,
delicate e squillanti.
“Il bucato”, social network e reality”
Del sesto giorno suoni e rumori.
Brulicare specchiato dal retro,
riempie l’aria come una radio in lontanza;
filtra tra le verdi fessure,
trasportato dalle dita del sole estivo.