A volte un corpo solo
nemmeno mi basta
per esprimere tutte le emozioni
che passano assieme.
Per poter piangere e ridere e sorridere ed esser felice ed esser triste e furibondo e allegro e pensieroso e sereno.
La nostra mente è così potente
e la nostra anima ancor più
che questa prigionia emozionale
immagino possa servire solo
a proiettarsi verso il nuovo inizio.
Arrivando lucidi allo stop
vedendo dietro
l’infinito nuovo mondo che ci attende.
Senza angoscia, curiosi di esplorare finalmente
tutto il nostro potenziale.
Un po’ come camminare nella brezza
che con la musica nelle orecchie
quasi ti fa volare trasformandoti
in un essere superiore.
E l’asfalto sotto i miei piedi
non è mai stato tanto simile a nuvole.
E non smettere con quella tromba e nemmeno tu, con quella chitarra.
Che mi state tenendo in vita.
Che mi state facendo vivere.
Noi umani siamo talmente “tanto” che è impossibile contenerci … e poi la la Musica… é vita” 😀
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Come non essere d’accordo! 🙂
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L’ultima parte… mi ha folgorata … c’è la rafforzata conferma che da tanto cercavo su un mio modo di respirare la musica … 😃 che dire…
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vuol dire che non sei l’unica a respirarla così! 😉 Felice di creare connessioni!
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Felice ! Grazie… non mi sentivo così dai tempi in cui ero col mio mentore musicale. Mi sono sentita… a “casa”. 😊
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Davvero lusingato! e dire che non voleva essere una ode alla musica ma solo la trasposizione di uno stato d’animo, accompagnato dalla musica, ovviamente! 🙂
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Infatti non la percepisco come ode … ma come la netta trasposizione del mio stato d’animo perpetuo per la Musica. Diciamo che ha accelerato il movimento in me. Per questo ti ho detto “grazie”
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