Immagino l’uomo come astrazione mentale.
Scompongo la linearità in tanti piccoli tratti
riduco ognuno all’osso e ci vedo dentro.
Emozioni algebriche
come successioni infinite di punti
instillano dubbi.
E son sempre i treni
che ritrovo pieni di segnali avversi.
Come se l’aratro dai buoi fosse spinto.
“come se l’aratro dai buoi fosse spinto”… chiusa metaforica perfetta
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Lusingato 🙂
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